Attenzione! Fermarsi non vuole dire non muoversi, bensì muoversi meglio, perchè anche un’attesa apparentemente fastidiosa può favorire una riflessione utile al nostro miglioramento.
Il termine “attesa” è strettamente connesso con quello di “pazienza“, una virtù ormai quasi dimenticata dalla nostra frenetica società.
Cosa intendiamo per “pazienza”? Si tratta di quella “facoltà umana di rimandare la propria reazione alle avversità, mantenendo nei confronti dello stimolo un atteggiamento neutro. E’ la necessaria calma, costanza, assiduità, applicazione senza sosta nel fare un’opera o una qualsiasi impresa“.
Essere pazienti, quindi, significa saper aspettare, attendere in modo silenzioso ma attivo. Non dimentichiamo che attendere deriva dal latino “ad tendere“, che significa distendersi ovvero, in senso lato, “volgere ad un termine, aspirare”.
Attendere, quindi, non equivale ad essere passivi, rassegnati, quanto piuttosto ad esser capaci di gestire le situazioni più disparate con lucidità, senza perdere la calma, adottando un atteggiamento costruttivo.
L’eclissi della pazienza è dovuta infatti anche ad un errore di interpretazione: spesso essa viene confusa con l’inerzia, la sconfitta, la resa passiva. Al giorno d’oggi si è portati a credere che il tempo meriti di essere vissuto solo se adrenalinico: il rischio di questa velocità è che diventi una cattiva consigliera, che ci porti cioè a fare errori di valutazione enormi, o a compiere azioni impulsive che magari non corrispondono al nostro modo di essere.
Vegetare sperando che qualcosa di straordinario possa stravolgere improvvisamente la nostra vita, o che qualcuno venga a salvarci da una situazione difficile come quella che stiamo vivendo, è l’atteggiamento sbagliato.
La vera essenza dell’attesa richiede consapevolezza e costanza, per scoprire le nostre potenzialità e coltivare i nostri talenti, o per dar modo ad un’intuizione, un progetto, un sentimento, di prendere forma.
Come imparare a vivere l’attesa nel modo giusto? Ecco alcuni suggerimenti.
- Attribuisci valore al presente: l’incapacità di vivere l’attesa spesso è figlia della tendenza ad essere costantemente proiettati verso il futuro. Sicuramente è importante stabilirsi degli obiettivi a lungo termine, ma dobbiamo essere coscienti del fatto che il loro raggiungimento prevede un percorso che parte dal “qui ed ora”. Vivere il presente, assaporando in modo consapevole ogni singolo momento, ci consentirà di comprendere come ogni processo ha un suo tempo, fatto di pazienza e, perchè no, anche di qualche piccola frustrazione.
- Poniti degli obiettivi realistici: hai mai sentito parlare del metodo S.M.A.R.T.? Si tratta di uno strumento utile a definire gli obiettivi. Per applicarlo devi domandarti: Il mio obiettivo è Specifico? E’ Misurabile? E’ Raggiungibile? E’ Rilevante? E’ scandibile temporalmente? In questo modo avrai la possibilità di stabilire una priorità e una migliore organizzazione dei tuoi obiettivi e delle attività per raggiungerli.
- Accetta il fatto che ogni esperienza è costituita da più livelli: ogni situazione può essere vissuta a più di un livello e per farlo occorre sviluppare la capacità di approfondire, la disponibilità a fermarsi un attimo per osservare meglio, prestando attenzione ai dettagli e dar modo anche a ciò che sembra ordinario di rivelarsi in modo diverso.
- Concediti una seconda possibilità: chi non ha pazienza in genere è dotato di molta grinta e determinazione, ma poco incline ad accettare un eventuale fallimento. Comprendere come una caduta non determina la nostra essenza, che fallire non equivale ad essere dei falliti, ci consentirà di essere più comprensivi verso noi stessi e, al contrario, scoprire come quella caduta possa essere una spendida occasione di apprendimento e miglioramento.
- Allenati a prendere le cose con la giusta calma: esistono diverse pratiche che possono aiutarti in questo senso, dalla meditazione al training autogeno, alla semplice respirazione. Si può imparare ad andare piano così da godersi ogni singolo istante.
- Pianifica: la pianificazione aiuta a vivere meglio l’attesa, soprattutto in questo periodo in cui tutto è fermo. Se hai un’attività autonoma puoi provare a riorganizzarla e a pianificare nuovi progetti. Anche pianificare una vacanza può essere un ottimo modo per vivere al meglio l’attesa.