Il bisogno di sicurezza è un bisogno naturale in tutti gli esseri viventi. In una realtà sociale che mira al perfezionismo, al controllo di sè ed alla creazione di una ben definita zona di sicurezza (la cosiddetta comfort zone), estremizzare il bisogno di sicurezza può portare a reazioni personali e comportamentali pericolose.

Ogni bisogno crea nelle persone determinate motivazioni, che rappresentano i processi di attivazione del comportamento in relazione ad un obiettivo da raggiungere. Il nostro comportamento, quindi, si basa su pulsioni che mirano al soddisfacimento dei nostri bisogni.

Lo psicologo A.Maslow nel 1954 ha creato la Piramide dei bisogni fondamentali dell’uomo, che risultano così classificati:

  • Bisogni Fisiologici
  • Bisogni di Sicurezza
  • Bisogni di Appartenenza
  • Bisogni di Stima
  • Bisogni di Autorealizzazione

Come puoi vedere, il bisogno di sicurezza rientra tra i bisogni fondamentali dell’uomo. Sentirsi sicuri e protetti è una delle esigenze primarie per sentirsi liberi di muoversi nel mondo circostante.

Al contrario, quando sei spaventato tendi a muoverti in fretta, in modo disattento, e il metro di misura è la paura, che ti porta a fare percorsi (fisici e/o mentali) già collaudati, che ti fanno sentire al sicuro, ma che di fatto soffocano qualsiasi creatività.

Quando il bisogno di protezione e di sicurezza diventa molto forte, vengono messe in atto dinamiche di controllo che cambiano radicalmente il nostro comportamento. Per sentirsi al sicuro, si tende a mantenere tutto il proprio mondo sotto controllo: cose, persone, situazioni.

Controllare significa avere il potere, per mezzo dei nostri pensieri, emozioni ed azioni, di modificare direttamente qualcosa, di decidere per la sua sorte.

Ma cosa, di fatto, possiamo controllare?

Nulla del mondo esterno, tutto di te stesso!

E’ molto semplice. Prenderne consapevolezza ti può rendere libero e calmo.

Esistono un’infinità di problemi e di circostanze stressanti, come quella che stiamo vivendo in questi giorni, ed è logico che le nostre emozioni prendano il sopravvento. Le emozioni che insorgono durante una minaccia, di fronte ad un’incertezza, sono assolutamente normali e diventano una fantastica spinta se impariamo ad usarle per gestire il problema contingente.

Le emozioni come la tristezza, il dolore, la paura, l’ansia, sono assolutamente sane perchè ci danno informazioni su quanto sta accadendo intorno a noi.

Nel momento, però, in cui queste emozioni diventano troppo intense, frequenti o durature, ci stanno dando un’altra informazione: ovvero che qualcosa non sta andando dentro di noi. E questo, con tutta probabilità, è conseguenza di un tentativo di controllare l’incontrollabile. Ci stanno, cioè, dicendo che le cose dovrebbero andare in un altro modo, in un modo che piace a noi, e questo meccanismo di pensiero genererà frustrazione.

Come già detto, noi possiamo controllare il nostro modo di vedere il mondo e provare a cambiarlo, ma non ciò che ci circonda. E’ una mera illusione pretendere che il mondo intorno a noi sia diverso da come è.

Se impari ad interiorizzare l’idea che non puoi controllare nulla al di fuori di te stesso, diventerai una persona flessibile e molto più forte a livello emotivo.

Per raggiungere questo obiettivo, il primo passo è imparare a tollerare l’incertezza e la frustrazione.

L’incertezza appare quando affrontiamo qualcosa e non sappiamo esattamente cosa succederà. Alcuni di noi reagiscono con ansia di fronte alle incertezze perchè, così facendo, si preparano al peggio.

Attuano la cosiddetta strategia della “preoccupazione continua“. Tuttavia, per quanto si preoccupino, questo comportamento non impedirà al fatto che temono di verificarsi.

La frustrazione invece sorge quando le nostre aspettative non vengono soddisfatte. Ci aspettiamo che la vita, gli altri e noi stessi rispondano alle norme inventate dalla società. Se ciò non accade ci arrabbiamo, diventiamo tristi o ansiosi.

Il risultato qual è? Che il mondo continua la sua strada, mentre noi ci blocchiamo.

Come imparare a ridurre il nostro bisogno di controllo? Ecco qualche strategia.

  1. Accetta e tollera il fatto che le certezze e la sicurezza assoluta non esistono.
  2. Anche se ti sforzi molto per fare qualcosa, non è detto che riuscirai nel tuo intento. E’ vero che se fai bene una cosa otterrai risultati migliori, ma non è garantito.
  3. Dimentica le norme rigide su te stesso, sugli altri e sul mondo. Nulla, o quasi, andrà esattamente come vuoi tu. Arrabbiarsi, deprimersi o andare in ansia è solo uno spreco di energia e di tempo.
  4. Sii responsabile di te stesso. E’ l’unica certezza che hai. Puoi osservare la realtà da più angolazioni e puoi anche sforzarti di essere più flessibile e meno puntiglioso.

IL SERVIZIO DI CONSULENZA PSICOLOGICA AL BISOGNO. Psight è il primo ambulatorio di psicologia in Italia che ti permette di andare quando lo desideri, per il bisogno contingente. La consulenza psicologica è pensata un incontro per volta, unico o ripetibile al bisogno.

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